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21 aprile 2011

Le poesie di Francesc Aledón


(Fotografia di Ira Gelb, tratta da Flickr)

Il 23 aprile, lunedì prossimo, si festeggerà la Giornata Internazionale del libro, e in questa occasione, vorremmo segnalarvi il libro che ha appena pubblicato lo scrittore Francesc Aledón i Vicente, poeta e allievo della nostra scuola. È un libro in edizione bilingue catalano- italiano, tradotto dallo stesso autore.
Il libro è stato pubblicato da L'Eixam edicions e il titolo è "I jo he gosat imaginar/ Ed io ho osato immaginare"
. Inoltre, Francesc Aledón appartiene all'associazione Salvem el Cabanyal che difende i diritti di un intero quartiere marinaio minacciato dalla speculazione edilizia della nostra città.

In questa fotografia, l'autore riceve un premio per la sua opera da "A la nostra marxa"

Ed ecco una delle sue poesie:

Come è fatta? 04-03-10

So che i tuoi occhi sono fatti
col riflesso della luna,
chei tuoi capelli sono
un pezzo perso di notte,
che il tuo sorriso ha
la dolcezza del miele,
ma, come è fatta la tua pelle?
Così fragrante, tersa, soave e luminosa,
la tua pelle che muta colore:
bianca, rossa, bruna, abbronzata.
Come è fatta? Che mi trasforma
come il sole la neve,
come il vento il mare,
come il fuoco il legno.
Come è fatta la tua pelle?
Che mi brucia, che mi fa tremare,
quella che mi fa volere.
Come è fatta? Come è fatta la tua pelle?

15 giugno 2009

Buone vacanze

(Un'immagine di Nervi da travelbrochuregraphics.com)

Cari allievi, passati gli esami ci resta soltanto desiderarvi buone vacanze, ve le siete meritate! Alcuni di voi ci avete chiesto cosa potete fare durante l'estate. Ecco alcuni suggerimenti:
Queste sono solo alcune delle cose che potete fare sul web, ma sicuramente voi troverete delle attività interessanti da fare anche al di fuori della rete.
Perciò, buone vacanze a tutti e a tutte!

4 giugno 2007

La Rai per la lingua italiana e le pagine degli allievi d'italiano

(Immagine da museocasadidante.it)

Probabilmente molti di voi conoscete già i siti della RAI, però vorremmo comunque segnalarveli, non si sa mai!

Ne La Rai per la lingua italiana possiamo trovare:

  • Qui si parla italiano: Appuntamento quotidiano televisivo per migliorare la conoscenza e l'uso della lingua italiana. Inoltre, Arnoldo Foà legge le voci di un dizionario essenziale e ci sono dei collegamenti con la Dante Alighieri.
  • La lingua italiana di oggi e la sua storia: con la collaborazione della società Dante Alighieri, Viva Dante guida il telespettatore alla scoperta dell'italiano (grammatica, fonetica, letteratura, storia e cultura italiana).
  • Italica Rai: diffusione sulla web della conoscenza della lingua e della cultura italiana.
  • Italica lingua: dizionario fraseologico, schede di approfondimento su aspetti peculiari della società italiana, grammatica, glossario e sussidio fonetico.
  • Rai educational: duecento lemmi, quaranta famiglie di parole in cinque grandi aree: società, comunicazione, filosofia e storia, letteratura e arti, scienza.
  • Corso di italiano: un corso di lingua italiana online con tre livelli di partecipazione: principiante, intermedio e avanzato. Disponibile in cinque lingue: francese, inglese, tedesco, spagnolo e portoghese con audiovisivi di supporto.
Dalla pagina della E.O.I. di Sagunto, Chiodoschiacciachiodo, blog vincitore del 1º Premio Espiral Edublogs 2007 ( Blogs de Colectivos), Gianpiero Pelegi ci ha fatto arrivare queste interessanti segnalazioni che includiamo sotto la nuova epigrafe Allievi e gruppi:
  • Learn italian- Impariamo l'italiano, interessante blog allestito da un allievo di primo corso della E.O.I. di Lleida, con video didattici e moltissimi esercizi di grammatica e lessico.
  • Italki, un sito per trovare un partner linguistico e migliorare l'apprendimento della lingua straniera. In molte lingue.
  • Soziety, con l'aiuto di skype, offre la possibilità di praticare la lingua parlata.
In Allievi e gruppi includiamo anche alcuni gruppi di alunni, come quelli dell'Istituto Italiano di Cultura di Barcellona, dell'Istituto Italiano di Cultura di Madrid, della E.O.I. di Malaga, Gruppoit, Zonaitalia e Grupoinquieto.

15 febbraio 2007

Il due Blog

(foto da Internet)

Vi invitiamo a visitare il sito de Il due blog, un blog che si occupa di insegnamento d'italiano a stranieri. Secondo le loro parole:

Questo è il blog di italiano per stranieri.
Siamo pochi e malpagati, dopo qualche anno di lavoro ci si conosce (quasi) tutti, eppure siamo una delle categorie più “sparpagliate” che esista. Siamo in giro per il mondo alla ricerca spesso di un riconoscimento anche economico che in Italia non esiste (...)


Attraverso le sue pagine possiamo visitare altri siti interessanti (come Salviamoilcongiuntivo), ci offrono la possiblità di leggere il Bollettino Itals (Università Ca'Foscari) o ci informano sul Seminario Internazionale DILIT 2007 per insegnanti.

5 febbraio 2007

Il blog dell'Accademia del Giglio

(fotografia tratta da Adblog.it)
Di tanto in tanto, ci fa piacere segnalarvi dei siti interessanti per i nostri allievi. Oggi vi consigliamo questo blog, Adblog, il blog dell'Accademia del Giglio (lo troverete anche sotto Blog in lingua italiana) dove potete trovare nella sezione italiano L2 delle proposte e degli esercizi molto utili, come Esercizi sul periodo ipotetico, Esercizi sul congiuntivo, o l'accento in italiano. Buon lavoro!

31 gennaio 2007

I racconti di Mauro Gasparini


(disegno di Yuri Hanayama)

Vi invitiamo a visitare il sito di Mauro Gasparini (il link è anche sotto blog in lingua italiana), a leggere i suoi racconti e ad ascoltarli.

Ciccia bomba cannoniere

momentaneamente sprovvisto di bicchiere

Grasso.
Sono ogni giorno più grasso.
Colpa dell’età? Della vita sedentaria? Del lavoro che tutto parla parla, ma niente cammina cammina? Dell’alimentazione sbagliata che prevede solo grassi? Fibre grasse, grissini grassi, costicine, salsicce, pancetta, patate fritte? Ma se friggo con l’olio di semi! Ma dai!
E poi scusa, ma che razza di problemi sono? Ho l’età che ho, faccio una vita sedentaria perché il mio lavoro è al coperto, mangio quello che mi fa sentire non solo sazio, ma anche felice. Che cosa c’è di sbagliato in tutto questo?
E conta qualcosa il fatto che non passi giorno che qualcuno, in piazza, al bar, al lavoro me lo faccia notare? Conta qualcosa che un numero esorbitante di adulti anagrafici si sia lasciato abbindolare dalla scemenza che sostiene il legame tra il fuori e il dentro? Ma quando mai! Abbiate il coraggio di ammetterlo, per voi il dentro è un impiccio, non ci parlate da anni, è un ripostiglio murato meno frequentato delle mutande di una suora!
Allora non c’è niente di sbagliato! Quasi…
Già, di sbagliato c’è che non riesco più ad accavallare le gambe mentre scrivo. Questo è un problema serio. Sì perché il grasso è nella sua essenza pancia. La pancia sospinta dall’accavallamento urta la cassa toracica e il respiro si fa affannoso. Dopo un’ora di scrittura i vicini bussano al muro e dicono che è meglio se ricomincio a russare, ché preferiscono il nervoso all’ansia…
Sorge così nell’uomo maturo un’esigenza atavica ereditata da innumerevoli accoppiamenti con i lemming: vado a correre. Correre… Sulle prime è pellegrinaggio istantaneo, cento metri dalla porta di casa alla piazza per poi buttarmi in ginocchio davanti alla statua della Madonna a pregare che passi un’ambulanza che mi riporti a casa. E a casa? A casa fame nera: kinder bueno, mars, saccottini, fiesta (anche al plurale) e un bicchiere di Coca fredda. Lo stomaco toglie sangue alle gambe che diventano fibre bianche a bagnomaria nell’acido lattico. Insonnia e rutti. E televendite di carne umana, perché se l’uomo non può coltivare le sue passioni, si butta sulla strada del peccato.
Fortunatamente, siamo fatti per abituarci. Così torno a correre.
Tre settimane dopo mi sento già abbastanza sicuro, fiducioso, energetico, coraggioso. Così smetto di correre attorno alla piazza, mollo l’ormeggio del capitello della Madonna del Polpaccio e come uno che ha finalmente trovato il fegato di staccarsi dal bordo della piscina, mi butto. La campagna è mia, pista!
Ma o ci sei nato o non funziona: invece di lasciarmi anestetizzare dalla serotonina della fatica, più lontano vado e più si riavvolge il nastro dei ricordi: brutta roba il sentimento. Ti sei appena abituato a considerare accettabile il coccio di vetro che ti si accanisce sulla milza e un cappio di filo spinato ti stritola lo stomaco finché da qualche parte del sottotetto non ti esce un ricordo tutto intero. Un ricordo che in mezzo minuto è capace di condensare milioni di ore, di sovrapporre decine di momenti diversi, di aprire cento finestre su porzioni smisurate della tua vita senza mai mandare fuori fuoco il più piccolo dettaglio. E a cosa serve la memoria? La memoria è il link alla quarta dimensione, quella che ti obbliga a fare i conti con la parte più oscura di te stesso, quella che si apre sul libro delle infinite risposte che non ammettono domande… La memoria è il più fantastico degli ipertesti.
Però capisco e tanto basta: fine della mia carriera podistica.
Cambierò posizione per non cambiare abitudini. Ho troppa fame di tutto quello che c’è per scappare o per nascondermi in uno specchio.

23 dicembre 2006

le cartoline dei bloggers


Ci sono tantissime cartoline che ci augurano buone feste, ma fra tutte ce ne sono alcune singolari, come questa di Divina, nella cui pagina possiamo trovare tanti bei disegni. Guardate questa, ad esempio: