16 gennaio 2012
26 gennaio 2007
Le piccole attenzioni
Come posso imparare a essere più felice?
“Abbracciarsi anche con sconosciuti è molto bello, divertente e inoltre ci aiuta a vivere meglio insieme agli altri. Non è difficile, ci vuole solo un po' di coraggio, io l’ho fatto”. Quello di cui Ornella, studentessa romana di 27 anni, ci scrive (e raccomanda) è l'abbraccio per strada tra sconosciuti, l'iniziativa, "Free Hugs Campain" che è stata lanciata nel 2006, ma che nel 2007 potrebbe vivere un vero boom.
La campagna è un esempio di quanto possa fare un semplice atto di gentilezza, realizzato da qualcuno con il solo obiettivo di far sentire gli altri meglio. Senza nessun altro fine che quello di regalare un "contatto". Ma a testimoniare le doti terapeutiche degli abbracci ci pensa anche la scienza: secondo uno studio dell’Università della California bastano dodici abbracci al giorno per sentirsi bene e assicurarsi la giusta dose di endorfine, gli ormoni del benessere.
Certe piccole attenzioni sarebbero in grado di innescare un circolo virtuoso non soltanto all’interno della vita di coppia o familiare, ma anche sul lavoro. Una mail spiritosa, un cioccolatino lasciato sulla scrivania di un collega possono aiutare ad alleggerire i momenti di tensione e di stress. Non tutti però si sentono a proprio agio nel fare e nel ricevere certe gentilezze: c’è chi si imbarazza al pensiero di fare una carezza e chi non riesce a manifestare i propri sentimenti. Molto spesso è la scarsa stima di se stessi che impedisce di essere espansivi con gli altri.(Fonte: Psychologies.it, Gennaio 2007)
2 gennaio 2007
La psicogenealogia

Conoscete più o meno i nomi e i cognomi dei vostri bisnonni, ma ignorate come e perché sono morti. Vi siete magari chiesti, qualche volta, come i vostri nonni si sono conosciuti, ma non vi è poi mai capitato di chiederglielo. Se vi ritrovate in questo quadro, fate anche voi parte del folto gruppo di persone che hanno delle idee piuttosto vaghe sulla loro genealogia. E che ignorano come questa possa invece influenzare non poco la loro vita presente.
Secondo la psicogenealogia, alcune delle nostre scelte di vita, dei nostri sogni, dei nostri fallimenti, sono legati infatti alle esperienze vissute dai nostri antenati. E così, mentre la genealogia tradizionale tende a raggruppare delle informazioni oggettive sugli antenati (nomi, cognomi, date principali), la psicogenealogia utilizza le medesime informazioni per compendere i caratteri, i comportamenti, le personalità, ed evidenziare quei fatti del passato che sono stati decisivi per la nostra esistenza. Il suo obiettivo infatti è fare il punto della situazione su quanto si è trasmesso di generazione in generazione...