in ambienti di lavoro o comunità, persecuzione ed emarginazione nei confronti di un singolo individuo da parte del gruppo in cui è inserito.
La parola bullismo fa riferimento, invece, al comportamento da bullo. Bullo è, secondo il dizionario,
uomo, spec. giovane, che si comporta con arroganza, prepotenza, spavalderia: fare il b. | estens., teppista: i bulli del quartiere
Non si raggiungiono però quelle caratteristiche di cattiveria e di sadismo che invece sono tipici del fenomeno del bullismo così come viene spesso osservato in ambito scolastico. Secondo Mauro De Pietro, è da considerare impropria la traduzione del termine bulling con bullismo, anche se ormai tale errata traduzione è ampiamente diffusa. Alcune delle caratteristiche dei bulli sono, sempre secondo Mauro de Pietro:
- Sono aggressivi ed impulsivi, il che li rende costituzionalmente più inclini ad intraprendere comportamenti da bullo.
- Pensano che la prepotenza paghi.
- Si compiacciono della sottomissione degli altri, trovano gratificante dominare gli altri e ottenere da loro accondiscendenza e complicità.
- Fare i prepotenti è coerente con l'immagine potente o di duro; si tratta di uno stereotipo diffuso specialmente tra i maschi, ma sempre più anche nelle femmine.
- Sembra una cosa divertente, specialmente quando si fa parte di un gruppo che molesta qualcuno.
- Hanno livelli relativamente bassi di empatia, per cui il prepotente è insensibile all'evidente sofferenza degli altri.
- Il pregiudizio li porta a credere che alcuni tipi di persone si meritino di essere prevaricati; ad esempio, persone di un gruppo etnico differente o ad orientamento sessuale diverso.
- Una generale ostilità verso gli altri che è stata generata da esperienze negative con genitori e parenti, specialmente il sentirsi non amati e/o ipercontrollati.
- Sono stati influenzati da "modelli" aggressivi, nella vita reale e/o guardando film e video violenti.
- La vittima è percepita come se avesse provocato il trattamento negativo; comunemente, i bulli considerano il proprio comportamento prevaricatore come una "vendetta".
- Una monotonia cronica a scuola può portare comportamenti prevaricanti come mezzo per rendere la vita scolastica più interessante.
- ll raggiungimento dell’obiettivo desiderato è considerato più importante dei brutali mezzi impiegati per ottenerlo. Ciò si applica in particolar modo ad alcune persone che si trovano ad occupare una posizione di controllo e di potere.
- Lo considerano parte della loro condizione; ad esempio in seguito al fatto di essere sempre stati trattati come alunni particolarmente problematici.
(tratto dal volume:I problemi emotivi comportamentali degli alunni. di Mario Di Pietro, Edizioni Carlo Amore)
5 commenti:
molt bonic
Il bullismo oggi è forse da considerarsi uno dei mali maggiori dei nostri figli, dei nostri studenti,... bambini o adolescenti che essi siano.
E' la mancanza di attenzione per l'altro, per il rispetto, per la dignità.
E' la perdita anche della propria stima, infatti, chi schiaccia gli altri, chi maltratta, che umilia, è perchè a sua volta vive nell'angoscia, nella frustrazione.
Come risolvere il problema?
Forse servirebbe un lavoro congiunto da parte delle famiglie e delle istituzioni... forse servirebbe un aiuto reale, un'educazione vera, capace di muovere le coscienze.
faccio i miei complimenti a ki ha lasciato il commento precedente...io sono una ragazza di 14 anni e credo ke il primo passo x contrastare 1 bullo dovremmo farlo noi ragazzi: imparare ad emarginarlo a dirgli di no...
si, quel commento è così profondo...
quasi da far paura...
sì,anche io penso che sia un commento giusto.
io sto facendo or ora un testo sul bullismo per compito.
mi sono trovata in difficoltà non avendo subito episodi di questo genere ma mi sono un po' spaventata sapendo ciò che ha subito la gente e cosa fanno i bulli pur di ottenere quello che vogliono.
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