(immagine da www.marzorati.org)
In un articolo di Mario Baudino intitolato Nel nome della madre, apparso su
(...) I cognomi ce li siamo trovati pronti alla nascita, e come spiega lo storico della lingua, che a essi ha dedicato un capitolo nel prossimo libro in uscita per Einaudi, hanno cominciato a funzionare veramente proprio quando hanno perso il loro senso originario. Alcuni linguisti, aggiunge, sostengono che siano l’unico tipo di parole prive di significato. Sono un’etichetta astratta, un suono magico e ancestrale che non si discute, si accetta e basta. La legge ha sempre previsto la possibilità di cambiare solo quelli “ridicoli o vergognosi” o che rivelano “origine naturale”, e in questo caso ci si rivolge al Prefetto. Per il resto a ciascuno il suo, anche se non l’ha scelto. Nessuno, d’altra parte, ha scelto di nascere.
Il cognome è la fatalità. Ci raccorda - diciamolo pure: del tutto arbitrariamente - a una lunga e insondabile catena di antenati. Maschi, naturalmente. Ora la commissione di Palazzo Madama ha licenziato un testo di legge dove si prevede che sarà possibile dare ai figli entrambi i cognomi dei genitori - come è tradizione in Occidente nei paesi ispanofoni e lusofoni - o anche uno solo dei due, a scelta. Sembra una banale decisione di buon senso, anche se molto osteggiata; ma potrebbe essere un terremoto, non solo linguistico, e non necessariamente negativo. Enzo Caffarelli, direttore della Rivista Italiana di Onomastica e coordinatore scientifico del Laboratorio Internazionale di Onomastica dell’Università di Roma, insomma il massimo esperto in materia, non sembra preoccupato. E L’impressione è che possa esserlo davvero, un terremoto, ma ci si abituerà presto. Diverso sarebbe se, come altrove proposto o realizzato, la scelta fosse lasciata al figlio giunto alla maggiore età. Per le implicazioni familiari che potrebbe avere nel caso fosse dettata da un’esplicita preferenza per un genitore o dal rifiuto nei confronti dell’altro. (...)
Era ora, o no? Voi cosa ne pensate?
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3 commenti:
Beh, direi un po' maliziosamente che la ascendenza materna è sempre accertata, quella maschile... non tanto!
Della nuova legge si lagnano solo i maschilisti e i cattolici (guarda un pò!)
Il testo approvato mi piace, a parte il meccanismo dell'ordinamento alfabetico in caso di discordia tra i genitori che dà un vantaggio preliminare ad una delle due parti, allora è meglio il lancio della monetina...
Un sito ricco di info sull'argomento lo trovate all'indirizzo http://nuke.cognomematerno.it
Sono d'accordo con questa legge, anche se porterà come conseguenza qualche ragione in più alle coppie per litigare.
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