(Immagine dal sito di Marino di Fazio)
Marino di Fazio è un pittore genovese. Nel suo sito leggiamo:
Nei primi anni settanta scopre la sua vocazione di pittore, che coltiva e matura da autodidatta, riservando e trasferendo in questa forma espressiva - lui personaggio schivo e silenzioso , tutto il suo mondo interiore di sognatore. Inizia la sua attivita' pubblica con una mostra personale nel 1979 , attivita' che prosegue negli anni successivi - con sempre crescente padronanza tecnica , capacita' espressiva e consapevolezza di essere un ottimo "comunicatore" - esponendo in mostre personali e collettive, a Viareggio , Firenze , S.Marino , Nizza , Roma e naturalmente, Genova, instaurando, a meta' degli anni ottanta un proficuo rapporto di collaborazione con la galleria d'arte Il Crocicchio di Campomorone che contribuisce notevolmente a diffondere la notorieta' del pittore tra i cultori d'arte Genovesi e, soprattutto Polceveraschi.
I riferimenti linguistici della pittura di Di Fazio sono da individuarsi con certezza, nel mondo espressivo dei pittori NAIF slavi. Un riferimento non nuovo, utilizzato ed abusato da non pochi pittori "ingenui" nostrani , ma che trova in Di Fazio un traduttore originale e sincero. Il mondo raccontato da Di Fazio non e' quello stereotipato e schematizzato di tanti epigoni del mondo pittorico NAIF dell'est europeo , ma e' invece, un mondo "nostrano" , a noi familiare , sia in quanto al paesaggio rappresentato , sia in quanto ai sentimenti raccontati. I suoi dipinti attingono a piene mani nei sentimenti piu' profondi, piu' radicati , piu' ancestrali del loro autore, che sono di fatto anche i nostri sentimenti. Le sue immagini raccontano con garbo ed apparente semplicita' ed indiscutibile candore favole senza tempo che irretiscono l'osservatore, lo trasportano al proprio interno e lo rendono partecipe del racconto , del sogno , del ricordo. Attraverso questi racconti poetici e magici, anche l'osservatore meno sensibile alle suggestioni dei ricordi e della nostalgia prova l'emozione di riscoprire le proprie radici."
I riferimenti linguistici della pittura di Di Fazio sono da individuarsi con certezza, nel mondo espressivo dei pittori NAIF slavi. Un riferimento non nuovo, utilizzato ed abusato da non pochi pittori "ingenui" nostrani , ma che trova in Di Fazio un traduttore originale e sincero. Il mondo raccontato da Di Fazio non e' quello stereotipato e schematizzato di tanti epigoni del mondo pittorico NAIF dell'est europeo , ma e' invece, un mondo "nostrano" , a noi familiare , sia in quanto al paesaggio rappresentato , sia in quanto ai sentimenti raccontati. I suoi dipinti attingono a piene mani nei sentimenti piu' profondi, piu' radicati , piu' ancestrali del loro autore, che sono di fatto anche i nostri sentimenti. Le sue immagini raccontano con garbo ed apparente semplicita' ed indiscutibile candore favole senza tempo che irretiscono l'osservatore, lo trasportano al proprio interno e lo rendono partecipe del racconto , del sogno , del ricordo. Attraverso questi racconti poetici e magici, anche l'osservatore meno sensibile alle suggestioni dei ricordi e della nostalgia prova l'emozione di riscoprire le proprie radici."
C'è una mostra con i suoi dipinti a Luzzara, dal 31 dicembre 2006 al 25 Marzo 2007, nella Mostra Nazionale delle Arti Naives, XXXVII edizione del premio Cesare Zavattini. Oltre a ciò, potete inviare delle cartoline con i disegni di Marino di Fazio.
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