29 novembre 2009

Contro la violenza (anche audiovisiva) sulle donne


(Immagine da Internet)

La violenza sulle donne la si può esercitare in molti modi, e uno dei più sofisticati è la proiezione di una loro determinata e interessata immagine sui media. Durante gli anni sessanta non erano rare le pubblicità di questo tipo, una pubblicità che oggi susciterebbe scalpore:




Ma, purtroppo, la televisione è ancora un posto dove l’immagine della donna viene spesso maltrattata. Lorella Zanardo, regista di un ormai celebre video intitolato “Il corpo delle donne” (Leggete il post del professor Paolo Gimelli, insegnante presso la EOI di Ciudad Real), lo spiega così:
Per scrivere e produrre “Il corpo delle donne” il documentario sull’uso del corpo femminile nella tv italiana, abbiamo visionato 400 ore di intrattenimento tv, da cui sono emerse immagini di donne utilizzate come oggetti, di donne usate come decorazioni, di donne private del loro volto e imprigionate in una giovinezza inquietante e falsa. Sono emerse anche molte immagini dolorose di donne umiliate: ragazze carponi sotto al tavolo, ragazze derise da un presentatore, giovanissime schernite perché non possiedono forme prosperose o ammutolite da battute oscene. Perché, ci siamo chiesti? Perché questa umiliazione, perché questa violenza continua verso le donne? Non traspare gioia nelle immagini delle giovanissime modelle che sfilano sulle passerelle di tutto il mondo: anoressiche, gambe e braccia che è doloroso guardare, sguardo perso nel vuoto: viene loro vietato sorridere così come è vietato parlare per le tante soubrette e veline che appaiono sugli schermi. Donne private della loro espressione vitale, senza più parola o sorriso.


L’interessante documentario girato da Lorella Zanardo può vedersi integro in questa pagina.

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' terribile. Che vergogna!