30 novembre 2006

Il Museo di Pitagora a Crotone


Crotone è una città (e una provincia) della Calabria che nel passato (V. secolo A.C.) diventò una delle più importanti polis greche della Magna Grecia. Tra i personaggi celebri di Crotone, ricordiamo l'atleta Milone, il medico Filolao, o il matematico Pitagora.Quest'anno si costruirà a Crotone il Museo di Pitagora, all'interno dei giardini di Pitagora e farà parte di un sistema fisico e virtuale interessantissimo anche dal punto di vista archittettonico. Il museo sarà inserito all'interno del Monte Pignera e cercherà, sia di integrare il paessaggio nel rilievo della collina, sia che il museo possa essere visto dalla città.

29 novembre 2006

Torino, una città nel cinema

Venerdì, 1 dicembre, alle 19.00h. avrà luogo nel Salón de Grados de la Facultad de Filología de Valencia (Av. Blasco Ibáñez, 21), la conferenza Torino, una città nel cinema a carico del professore Angelo De Castro, insegnante del Centro Giacomo Leopardi di Valencia.
Se volete conoscere le altre attività del Centro Giacomo Leopardi, cliccate qui.

28 novembre 2006

Ittraductores: una pagina web per i traduttori

(foto da Internet)
Questa pagina web è una pagina per i professionisti della traduzione italiano- spagnolo e spagnolo-italiano. Secondo la loro descrizione, ittraductores è un:
Gruppo di discussione su tutto quanto riguarda la traduzione spagnolo-italiano e italiano-spagnolo senza alcun limite: tecnica, letteraria, legale, commerciale..., aperto a questioni di qualsiasi genere: teoriche, terminologiche, documentali, grammaticali, sintattiche, stilistiche... Uno strumento per il sostegno reciproco tra i professionisti di una delle più belle attività dello spirito umano, operanti con due lingue fra le più ricche e prestigiose della cultura occidentale.
E' un sito molto interessante, soprattutto per chi ama la traduzione. Per leggere i loro contenuti e parteciparne, dovrete registrarvi come utenti e rispettarne le regole. Buon lavoro.

27 novembre 2006

Au revoir, Monsieur Noiret.


(foto da Internet)
La scomparsa di Philippe Noiret lo scorso 23 novembre ci ha lasciato un enorme vuoto, soprattutto agli amanti del cinema. La sua carriera si è divisa fondamentalmente tra la Francia e l'Italia. Ha lavorato con i registi Mario Monicelli, Marco Ferreri, Patrice Leconte, Giuseppe Tornatore, Louis Malle, René Clair, Bertrand Tavernier, Francesco Rosi e Ettore Scola. Il giornale Il Giorno ci riporta queste sue parole:
«Vivo ritirato vicino a coloro che amo, immerso nella natura tra i miei cavalli e i miei cani. La pigrizia è la madre di tutte le virtù… Leggo moltissimo, mi sento interessato a tutto meno che alla politica francese. Mi considero di sinistra, ma non sono schierato: non ho nessun messaggio da trasmettere, nessuna lezione da dare, tanto meno alla televisione, che odio cordialmente. Rivendico il mio statuto di saltimbanco, il diritto alla frivolezza. Non ho il gusto della trasgressione, forse sono troppo banale per essere un grande artista, ma sono un buon artigiano. Far bene e lasciar dire…. La sola associazione cui appartengo è Amnesty International, il solo impegno che valga la pena di prendere… Non mi considero un saggio, ma aspiro a diventare un vecchio elefante. Non sono soddisfatto di me, vorrei sempre superarmi, eliminare le scorie, andare all'essenziale... Ho un sacro orrore delle etichette. In Francia adorano catalogare tutto, per sfuggire alla catalogazione tento di muovermi tra ruoli molto diversi, la varietà è un mio punto d'onore. Non si fa questo mestiere per annoiarsi o annoiare la gente...».
Con questo post vogliamo unirci all'omaggio che gli hanno già fatto i nostri colleghi di Chiodo schiaccia chiodo della E.O.I. di Sagunt. L'unica consolazione che ci resta è la possibilità di rivedere i suoi film.

Misurati con il metro dell'amore

(foto da Internet)
Vuoi sapere se il tuo nome è quello di una persona passionale? O il nome di qualcuno/a che ti interessa? Puoi controllare su questo sito, e scrivere il tuo nome per sapere a chi assomigli... Buona fortuna!

24 novembre 2006

Giornata internazionale contro la violenza alle donne

(foto da Amnesty International)
Sul sito di Amnesty.it, leggiamo:
La violenza sulle donne è parte di una cultura globale che nega alle donne pari opportunità e pari diritti e legittima la violenta appropriazione del loro corpo per gratificazione individuale o scopi politici. Milioni di donne nel mondo sono terrorizzate da violenze domestiche, schiavizzate in matrimoni forzati, comprate e vendute per alimentare il mercato della prostituzione, violentate come trofei di guerra o torturate in stato di detenzione.
L'OMS (Organizzazione mondiale della sanità) stima che una donna su cinque venga maltrattata nella sfera intima. Ma la violenza contro le donne non conosce confini, né geografici né culturali, né per quanto riguarda i contesti sociali. Se vuoi saperne di più, clicca qui e qui.
Mai più violenza sulle donne!

23 novembre 2006

Cos'è il bullismo?

(foto da www.lastampa.it)
La parola bullismo è una traduzione letterale della parola inglese "bullying"che ha un significato un po' diverso rispetto all'accezione italiana. Bullying è una specie di mobbing in contesto scolastico. Secondo Demauroparavia.it, mobbing è

in ambienti di lavoro o comunità, persecuzione ed emarginazione nei confronti di un singolo individuo da parte del gruppo in cui è inserito.

La parola bullismo fa riferimento, invece, al comportamento da bullo. Bullo è, secondo il dizionario,

uomo, spec. giovane, che si comporta con arroganza, prepotenza, spavalderia: fare il b. | estens., teppista: i bulli del quartiere

Non si raggiungiono però quelle caratteristiche di cattiveria e di sadismo che invece sono tipici del fenomeno del bullismo così come viene spesso osservato in ambito scolastico. Secondo Mauro De Pietro, è da considerare impropria la traduzione del termine bulling con bullismo, anche se ormai tale errata traduzione è ampiamente diffusa. Alcune delle caratteristiche dei bulli sono, sempre secondo Mauro de Pietro:

  • Sono aggressivi ed impulsivi, il che li rende costituzionalmente più inclini ad intraprendere comportamenti da bullo.
  • Pensano che la prepotenza paghi.
  • Si compiacciono della sottomissione degli altri, trovano gratificante dominare gli altri e ottenere da loro accondiscendenza e complicità.
  • Fare i prepotenti è coerente con l'immagine potente o di duro; si tratta di uno stereotipo diffuso specialmente tra i maschi, ma sempre più anche nelle femmine.
  • Sembra una cosa divertente, specialmente quando si fa parte di un gruppo che molesta qualcuno.
  • Hanno livelli relativamente bassi di empatia, per cui il prepotente è insensibile all'evidente sofferenza degli altri.
  • Il pregiudizio li porta a credere che alcuni tipi di persone si meritino di essere prevaricati; ad esempio, persone di un gruppo etnico differente o ad orientamento sessuale diverso.
  • Una generale ostilità verso gli altri che è stata generata da esperienze negative con genitori e parenti, specialmente il sentirsi non amati e/o ipercontrollati.
  • Sono stati influenzati da "modelli" aggressivi, nella vita reale e/o guardando film e video violenti.
  • La vittima è percepita come se avesse provocato il trattamento negativo; comunemente, i bulli considerano il proprio comportamento prevaricatore come una "vendetta".
  • Una monotonia cronica a scuola può portare comportamenti prevaricanti come mezzo per rendere la vita scolastica più interessante.
  • ll raggiungimento dell’obiettivo desiderato è considerato più importante dei brutali mezzi impiegati per ottenerlo. Ciò si applica in particolar modo ad alcune persone che si trovano ad occupare una posizione di controllo e di potere.
  • Lo considerano parte della loro condizione; ad esempio in seguito al fatto di essere sempre stati trattati come alunni particolarmente problematici.

(tratto dal volume:I problemi emotivi comportamentali degli alunni. di Mario Di Pietro, Edizioni Carlo Amore)

22 novembre 2006

Il pomodoro italiano (non è come gli altri...)

(da www.monicafrassoni.it)
Il pomodoro è un ortaggio originario dell'America meridionale che si può consumare crudo o cotto e che viene impiegato per preparare salse e conserve. In Italia vengono commercializzate circa 320 varietà (il 70% sono ibride). Il sito pomodoroitaliano.it fornisce molti dati sul pomodoro: la storia, le varietà, la produzione e la cucina. Molti, fra cui i verdi, sono contro l'introduzione di O.G.M. (Organismi geneticamente modificati) nel mercato europeo e contro la perdita dei sapori e dei colori delle diverse varietà di pomodoro.

20 novembre 2006

20 Novembre: Giornata internazionale dei Diritti dell'infanzia

(foto da www.unicef.it)
Oggi è l'anniversario della Convenzione dei diritti dell'infanzia (1989). In tante parti del mondo, i diritti dei bambini non sono pienamente rispettati, anzi...
Riportiamo soltanto alcuni di questi diritti che leggiamo ne I diritti dei bambini in parole semplici:
Ogni bambino e ragazzo (sotto i 18 anni) ha i diritti elencati nella convenzione; non ha importanza chi è né chi sono i suoi genitori, non ha importanza il colore della pelle né il sesso né la religione, non ha importanza che lingua parla, né se è un disabile, né se è ricco o povero.
Articolo nº3: Quando un adulto ha a che fare con te, deve fare quel che è meglio per te.
Articolo nº6: Tutti dovrebbero riconoscere che hai il diritto di vivere.
Articolo nº13: Hai il diritto di imparare e di esprimerti per mezzo delle parole, della scrittura, dell’arte e così via, a meno che queste attività non danneggino i diritti degli altri.
Articolo nº14: Hai il diritto di pensare quello che vuoi e di appartenere alla religione che preferisci. I tuoi genitori dovrebbero aiutarti a distinguere fra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
Articolo nº16: Hai il diritto di avere una vita privata. Per esempio, puoi tenere un diario che gli altri non hanno il diritto di leggere.
Articolo 19: Nessuno dovrebbe farti del male in nessun modo. Gli adulti dovrebbero assicurarsi che tu sia protetto da abusi, violenze o negligenze. Nemmeno i tuoi genitori hanno il diritto di farti del male.
Articolo 23: Se sei un disabile, fisico o psichico, hai diritto a cure speciali e a un’istruzione speciale, che ti permettano di crescere come gli altri bambini.
Articolo 24: Hai il diritto di godere di una buona salute. Ciò significa che dovresti ricevere cure mediche e farmaci quando sei malato. Gli adulti dovrebbero fare di tutto per evitare che i bambini si ammalino, in primo luogo nutrendoli e prendendosi cura di essi.
Articolo 27: Hai il diritto ad uno standard di vita sufficientemente buono. Ciò significa che i tuoi genitori hanno l’obbligo di assicurarti cibo, vestiti, un alloggio, etc. Se i tuoi genitori non possono permettersi queste cose, il governo dovrebbe aiutarli.
Articolo 28: Hai il diritto di ricevere un’istruzione. Devi ricevere un’istruzione di base fino a 15 anni e deve essere gratuita. Dovresti poter andare a scuola fino a 18 anni.
Articolo 31: Hai il diritto di giocare.
Articolo 32: Hai il diritto di essere protetto dal lavorare in posti o in condizioni che possano danneggiare
la tua salute o impedire la tua istruzione. Se il tuo lavoro produce un guadagno dovresti essere pagato in modo adeguato.
Articolo 33: Hai il diritto di essere protetto dalle droghe e dalle attività illegali volte a produrre e spacciare droghe
Articolo 34: Hai il diritto di essere protetto dagli abusi sessuali.Ciò significa che nessuno può fare nulla al tuo corpo contro la tua volontà; per esempio, nessuno può toccarti o scattarti foto o farti dire cose che non vuoi dire.
Articolo 37: Anche se fai qualcosa di sbagliato, a nessuno è permesso punirti in una maniera che ti umili o ti ferisca gravemente. Non dovresti mai essere rinchiuso in prigione, se non come rimedio estremo; e se vieni messo in prigione hai diritto ad attenzioni speciali e a visite regolari della tua famiglia.
Articolo 38: Hai il diritto di essere protetto in tempi di guerra. Se hai meno di quindici anni, non dovresti mai far parte di un esercito, ne partecipare a battaglie.

Jazz: Enrico Rava, trombettista

(foto da Internet, www.festadifrontiera.it)
Enrico Rava è uno dei jazzisti italiani più conosciuti. Nato a Trieste, questo trombettista, ha collaborato con grandi musicisti come Gato Barbieri, Pat Metheny, Lee Konitz, Michel Petrucciani, John Abercrombie, Joe Henderson, Paul Motian, Richard Galliano, Miroslav Vitous, Joe Lovano e Roswell Rudd. Attualmente è leader di un quintetto in cui figurano: Gianluca Petrella al trombone, Roberto Gatto alla batteria, Rosario Bonaccorso al basso e Stefano Bollani al pianoforte. Se volete vedere e sentire un pezzo di un concerto di Enrico Rava insieme a Paolo Fresu, guardate qui.

17 novembre 2006

Elisa: Almeno tu nell'Universo

L'altro giorno abbiamo sentito a lezione (con gli allievi di 1ºcorso) una versione di questa canzone che cantava Mia Martini, cantata però da una non addetta ai lavori. Perciò, vi invito a vedere questo video della cantante Elisa, che spero vi piaccia.

La locandina dell'incontro con Gianrico Carofiglio

Abbiamo voluto pubblicare questa locandina, inviata dalla Dottoressa Viviana Trevi, docente presso la Facultat di Filologia di Valencia, in riferimento all'incontro con lo scrittore Gianrico Carofiglio nella Facultat di Filologia (di cui abbiamo già parlato nel post precedente).

16 novembre 2006

Incontro con lo scrittore Gianrico Carofiglio

(foto da http://www.oreal.de)
Lunedì 20 Novembre, alle 18.00h, avrà luogo l'incontro degli allievi della E.O.I. (ed altri) con lo scrittore Gianrico Carofiglio. Sarà nella Facultat de Filologia de València (Av.Blasco Ibáñez, 19). Gianrico Carofiglio è scrittore nonché procuratore antimafia. Leggiamo su Wikipedia:

Sostituto procuratore Antimafia di Bari, ha esordito nella narrativa, dopo parecchie pubblicazioni nel suo settore, con "Testimone inconsapevole" (Sellerio, 2002), romanzo che ha aperto il filone del "legal thriller" italiano.

Le vicende dell'Avv. Guido Guerrieri hanno portato l'Autore a diversi riconoscimenti per il primo romanzo, tra cui la decima edizione del prestigioso Premio del Giovedì "Marisa Rusconi", il Premio “Rhegium Iulii” e il Premio “Città di Cuneo” (tutti riservati alle opere prime) e, infine, il Premio "Città di Chiavari".

Nel 2003 esce la seconda opera che ha come protagonista l'avvocato, "Ad occhi chiusi" (Sellerio, 2003), decretando il successo definitivo dell'Autore agli occhi di pubblico e critica.

Dai due libri sono stati tratti due film TV, prodotti dalla Palomar e sceneggiati dall'autore insieme a Domenico Starnone e Francesco Piccolo, con protagonisti Emilio Solfrizzi e Chiara Muti, regia Alberto Sironi. Il passaggio televisivo di entrambe le vicende è previsto in Italia entro la fine del 2006.

Vincitore del "Premio Bancarella" del 2005 con il romanzo "Il passato è una terra straniera" (Rizzoli, 2004), l'Autore ha confermato le sue doti di scrittore, dando il via alle molteplici traduzioni dei suoi romanzi in molti Paesi.

Nel settembre 2006 è uscito un altro romanzo giallo che vede il ritorno, quale protagonista, dell'avvocato Guerrieri: "Ragionevoli dubbi" (Sellerio).

15 novembre 2006

Per gli allievi del conservatorio: i consigli della madre di Cecilia Bartoli

Cecilia Bartoli è una cantante lirica italiana (mezzosoprano) molto conosciuta dai suoi ruoli in opere di Rossini e di Mozart. Ecco alcuni consigli della madre della cantante che magari possono esservi di utilità. Se volete visitare il sito ufficiale di Cecilia Bartoli, cliccate qui.

Siete tristi? Forse avete il Disturbo Affettivo Stagionale

Secondo uno studio del Consiglio Nazionale delle Ricerche (C.N.R) di Firenze, un italiano su quattro soffre per i cambiamenti del tempo: ansia, depressione, stanchezza e mal di testa sono le conseguenze più comuni dovute spesso al cambiamento del clima. Questo fenomeno è stato chiamato Disordine Affettivo Stagionale (SAD in inglese) ed è una forma di depressione collegata all'autunno e all'orario invernale in cui le ore del sole sono più corte. I sintomi sono tristezza, guadagno di peso (si ha bisogno di mangiare di più), e cambiamenti nel sonno. Perciò, se avvertite una mancanza di energia e di interesse nelle attività che fate abitualmente, non preoccupatevi più di tanto e cercate di uscire di più quando ci sia il sole!

14 novembre 2006

Volete un cappuccino?

Una delle accezioni della parola cappuccino fa riferimento al colore marrone scuro simile al saio dei frati Cappuccini, ordine francescana fondata nel 1525. E' un colore simile a quello di una bevanda popolare nel mondo intero, fatta da caffè e latte schiumoso, il cappuccino. Ma, nonostante la sua popolarità, il cappuccino non viene fatto in nessuna parte del mondo come in Italia. Purtroppo.
Se volete saperne di più, cliccate qui.

13 novembre 2006

Città italiane: Lucca

(foto da Internet)
Lucca è una città toscana di circa 86.000 abitanti e 185 km². Il suo centro storico è molto ben conservato, con chiese medievali e palazzi rinascimentali, e conserva ancora intatte le sue mura del XIV-XVI secolo. E', come tante altre città toscane e italiane, un'opera d'arte a cielo aperto. Nei dintorni di Lucca ci sono inoltre molte ville visitabili, che ricordano i tempi in cui questa città era uno stato. A Lucca troviamo, fra altri musei, la casa natale di Giacomo Puccini, e delle chiese molto antiche, come quelle di S. Cristoforo, di S.Francesco, di S.Frediano, di S.Gennaro, o di S.Martino.

12 novembre 2006

Musica: La Banda Bassotti

La Banda Bassotti è un gruppo di rock-ska nato nei cantieri delle periferie romane negli anni ottanta. Questo gruppo raduna nei concerti migliaia di giovani e una delle sue caratteristiche è la politicizzazione dei testi delle canzoni. Probabilmente il nome del gruppo sia un omaggio agli avversari di Paperone, il personaggio ricco dei fumetti di Topolino. Nel video, possiamo sentire un pezzo di un loro concerto intitolato Luna Rossa.

10 novembre 2006

Gino Bartali, un mito italiano


(Nella foto, Fausto Coppi e Gino Bartali, da www.bikenews.it)

Il ciclista Gino Bartali (1914-2000), rivale e collega di Fausto Coppi, vinse il Tour de France del 1948, ed è stato uno degli eroi di quegli anni durissimi per l'Italia e l'Europa. Leggiamo a wikipedia:

Importante inoltre la sua attività in favore dei rifugiati ebrei, svolta dal settembre 1943 a giugno 1944, quando compì numerosi viaggi in bicicletta verso Assissi per trasportare documenti e foto tessere nascosti nei tubi del telaio della bicicletta, affinché una stamperia segreta potesse falsificare i documenti necessari alla fuga di ebrei rifugiati. Ricercato dalla polizia fascista, sfollò a Città di Castello, dove rimase nascosto da parenti ed amici cinque mesi.

C'è un Museo del Ciclismo che ha il suo nome. Negli ultimi anni lottò contro quelli che lui considerava i mali del ciclismo: la corruzione e il doping. Una delle canzoni dello straordinario musicista e cantante Paolo Conte, lo ricorda:

Oh, quanta strada nei miei sandali
quanta ne avrà fatta Bartali
quel naso triste come una salita
quegli occhi allegri da italiano in gita
e i francesi ci rispettano
che le balle ancora gli girano
e tu mi fai - dobbiamo andare al cine -
- e vai al cine, vacci tu. -

9 novembre 2006

Prodotti gastronomici: lo zafferano


(foto da www.agraria.org)

Lo zafferano è un fiore della famiglia delle Iridacee, definito in botanica come “Crocus Sativus”. Il colore è lilla chiaro o viola purpureo. Questo termine trae origine dall’arabo "jafaran" (dal persiano "sahafaran", a sua volta dalla parola "asfar", che significa giallo). Lo zafferano viene coltivato in Asia minore, Iran ed in alcune zone dell'Europa centrale. In Italia è coltivato in piccole quantità nei dintorni della Toscana, di Sardegna, Umbria o L'Aquila. In Spagna, lo zafferano si coltiva soprattutto in La Mancia, la terra di Don Chisciotte. Se vuoi imparare a preparare dei piatti con lo zafferano, clicca qui.

8 novembre 2006

Invito: Conferenza, "La storia della vespa"


(foto da http://vespa-club-des-savoie.chez-alice.fr/calendar.htm)
Il Centro Giacomo Leopardi ci propone questa conferenza che avrà luogo venerdì 10 novembre alle 19.00h. nel Museu de Belles Arts di Valencia a carico del professore Pierluigi Mammi.
Il creatore della Vespa fu un ingegnere, inventore e pilota chiamato Corradino d'Ascanio, celebre soprattutto per essere stato il creatore della Vespa, il motoscooter della Piaggio, anche se fu inoltre uno degli inventori dell'elicottero. Il motoscooter ottenne un successo incredibile diventando il simbolo della ricostruzione postbellica (siamo nel 1945). La Vespa era il mezzo di trasporto della famiglia media italiana, un veicolo semplice ed economico, e diventò un mito dell'epoca.

Carmen Consoli e la Campagna Contro l'AIDS

Carmen Consoli è una cantante italiana, o come lei preferisce definirsi, cantatessa, che suona, canta, compone e scrive le sue canzoni. Troviamo su internet alcuni siti che le dedicano il loro spazio. Si è inoltre aderita alla campagna di UNICEF "Uniti per i bambini, uniti contro l'AIDS". Nel sito di UNICEF, leggiamo:

Carmen Consoli è stata nominata "Goodwill Ambassador" dell'UNICEF Italia il 15 maggio 2006 per "sensibilizzare e coinvolgere l'opinione pubblica sui problemi dell'infanzia e dell'adolescenza, testimoniando e promuovendo con il suo impegno nel mondo della cultura, della musica e dello spettacolo la solidarietà e il sostegno alle iniziative dell'UNICEF. Il Comitato Italiano le affida un messaggio di speranza dei milioni di bambini e bambine che l'UNICEF aiuta affinché possa diffonderlo in ogni parte del mondo".
Carmen Consoli ha deciso di impegnarsi a fianco dell'UNICEF soprattutto nella campagna "Uniti per i bambini. Uniti contro l'AIDS", per cui ha già realizzato uno spot.

Per vedere lo spot di Carmen Consoli per la campagna dell'UNICEF contro l'HIV/AIDS, guardate qui. In questa pagina, troviamo altri video di altri artisti come Alessio Boni, Ralph Fiennes, Jessica Lange o Susan Sarandon.

7 novembre 2006

Viva la felicità (chi la cerca non ce l'ha)

Bruno Bozzetto ha inventato questo personaggio da cartone animato, il Signor Rossi, un signore di mezza età che incarna l'uomo medio italiano (Guardate il suo sito ufficiale). Questo personaggio ha avuto molto successo, e non solo in Italia, ma in tutta Europa. Gli arrangiamenti musicali di questo pezzo sono del gruppo tedesco De-Phazz (autori di Death by chocolate).

5 novembre 2006

Fabio Novembre

(foto da www.internimagazine.it)
Fabio Novembre è un architetto e designer leccese di 40 anni che ha raggiunto la notorietà con una serie di progetti per la realizzazione di discoteche, negozi o ristoranti in città come Barcellona, Firenze, Milano o New York. Collabora con Bisazza e il suo stile è innovatore e suggestivo. E' famoso il suo omaggio particolare a David Bowie nello spazio berlinese di Kantstrasse, dove le vetrine ospitano due enormi occhi, uno azzurro e uno marrone. E' inoltre conosciuto per il suo Air lounge sistem per Meritalia. Un designer moderno, sorprendente, e italiano.

Favola audio


Ascolta la favola Un grattacielo in mare o scegli tu quale ti piacerebbe ascoltare visitando WLOG, il blog di Walter Donegà.

Forse non sarò creduto: ho visto, una notte, a Genova, un grattacielo partire per mare come un transatlantico.
Stavo sulla terrazza del mio albergo e guardavo il porto. Nel porto un transatlantico, alto come un grattacielo, spiccava con le sue mille luci sulla folla più bassa dei mercantili, dei rimorchiatori, dei vaporetti.
Una sirena ululò, da qualche punto di quell'immenso groviglio di alberature, di ciminiere, di scafi oscuri ed immobili.
Non si può udire quel suono senza desiderare di partire per il mondo, incontro ai larghi spazi del mare e del cielo. E' un desiderio struggente, che riempie il corpo e l'anima. Lo si sente perfino nei piedi. Ma stavo per dire "nelle radici". Viene voglia di strappar su le proprie radici e di andare a ripiantarsi altrove, lontano, lontano.
Non ho mai potuto dormire tranquillo, di notte, a Genova.
Così, me ne stavo sulla terrazza e la sirena chiamava, chiamava.
I grattacieli hanno orecchie per sentire? Non so, non domandatelo a me. Hanno in cima, proprio sulla testa, sopra l'ultimissimo piano, una foresta di antenne televisive. Captano le onde elettromagnetiche. Perché non dovrebbero captare il richiamo di una sirena?
La sirena chiamava, chiamava.
Il grattacielo si scosse sulle sue radici.
Hanno radici i grattacieli? Mi figuro di sì. Debbono averle. Forse sono le tubature dell'acqua e del gas, i cavi elettrici, i cavi telefonici: tutto un groviglio metallico che serpeggia dentro e sotto le loro fondamenta.
Sulle prime credetti che fosse il transatlantico. Una colonna immensa, bucata qua e là, disordinatamente, a diverse altezze, da finestre illuminate, scivolava lenta e solenne sull'acqua cupa prendendo il largo.
Guardai meglio. Il transatlantico era sempre al suo posto. Il grattacielo non spiccava più sui tetti della città. Il gran pastore di cemento armato e di vetro aveva abbandonato il suo gregge di case. Il grattacielo se ne andava per mare.
Forse avrei dovuto chiamare il portiere dell'albergo, avvertire la polizia, i vigili del fuoco, non so. Invece rimasi lì, incollato al parapetto, affascinato dallo spettacolo.
Il grattacielo uscì dal porto e si diresse, così mi parve, verso la Riviera di Levante. Ma quasi subito, con un'ampia curva, mutò direzione e puntò verso Ponente.
- Se ne va in Francia? - mi chiesi. - Senza passaporto?
Mi venne da ridere. Mi figuravo il motoscafo dei doganieri inseguire il grattacielo, domandargli i documenti.
- Ha qualcosa da dichiarare? Trasporta merci preziose?
- Preziosissime, direi: mezzo migliaio di persone addormentate, tra cui non pochi bambini.
- Ci dispiace: dobbiamo fare una perquisizione a bordo.
- Sì, ma non fate rumore: al quindicesimo piano c'è un signore ammalato, è appena riuscito a prender sonno. Al ventesimo c'è uno studente che prepara un esame difficile: vedete un po' se potete convincerlo a mettere da parte i libri e a farsi una dormitina. Prima la salute, non vi pare?
- Insomma, fermate le macchine e fateci salire.
- Quali macchine? Guardate pure: c'è solo la caldaia termosifone.
- Gettate le ancore!
- Ci mancherebbe che gettassi via tutti i miei cavi: lo sapete che al decimo piano aspettano una telefonata importante da New York? Questi genovesi sono così: levategli il gusto di lavorare a qualsiasi ora, e subito per il dolore gli verrebbe, a dir poco, il mal di gola.
- Alt! Alt! Non potete tornare indietro!
- Non posso? Vorrei vedere anche questa. Date un'occhiata al cielo, per favore. No, non da quella parte: dalla parte di Levante. Vedete quel pallido grigiore laggiù? La notte sta per finire. Debbo entrare in servizio prima che arrivi il garzone del lattaio. Se si accorge che di notte me ne vado a spasso per mare, prima di sera lo saprà tuta Genova. Io non ci tengo, sapete? Sono un grattacielo disciplinato e rispettoso. Almeno di giorno, si capisce.
- E di notte?
- Di notte è un'altra cosa. Di notte mi figuro di essere un transatlantico anch'io. Mi figuro di partire, di andare lontano. Noi genovesi siamo famosi per andare lontano. Avete mai sentito parlare di Cristoforo Colombo?
Il grattacielo stava tornando in porto, filando, a occhio e croce, i suoi dieci nodi. Aveva fretta di rincasare, si vede.
Mi aggrappai al parapetto quasi temendo che qualcuno mi portasse via: per nulla al mondo avrei voluto perdere lo spettacolo del grattacielo che tornava a prendere posto sulle sue fondamenta, per aspettare l'arrivo del lattaio, del giornalaio, del garzone panettiere con la cesta della focaccia fresca: la famosa "fugassa" ligure.
Purtroppo alle mie spalle, nella stanza, squillò il telefono.
- Pronto, - dissi meccanicamente, senza lasciare il mio posto di osservazione.
Il telefono continuò a squillare. Se non volevo che si svegliassero i vicini di camera, dovevo rispondere. Corsi ad alzare la cornetta:
- Buongiorno, signore, sono le sei.
La sveglia. Maledizione, ero stato proprio io ad avvertire il portiere che mi svegliasse alle sei. Mica che io mi alzi così presto. Ma mi piace leggere un'oretta o due a letto, la mattina, prima di cominciare la giornata.
Ringraziai e tornai di corsa sul terrazzo.
Il grattacielo era già al suo posto, alto sulla folla dei tetti comuni: e ammiccò furbescamente nella mia direzione, con una finestra che proprio in quel momento si accese e tornò a spegnersi. Qualcuno certo si era destato, aveva dato un'occhiata alla sveglia e aveva deciso che gli restava il tempo per schiacciare un altro sonnellino.
Insomma, non avevo visto nulla.
Il grattacielo era là come sempre: l'avevo visto, perfino sulle cartoline di Genova. Tra poco la vita avrebbe ripreso i suoi traffici tra le sue altissime pareti: ora pareva sonnecchiare, in attesa dell'alba.
Un'altra finestra si accese e tornò a spegnersi. Era il grattacielo che mi strizzava l'occhio, come un monello che l'ha fatta franca?
Non lo saprò mai.

Gianni Rodari

4 novembre 2006

Anniversario di Valencia capitale della Repubblica Spagnola e i volontari italiani.


Oggi è il 70 anniversario di Valencia come capitale della Repubblica Spagnola. Le autorità di Valencia non hanno nessuna intenzione di fare una commemorazione di questo fatto. Ma noi non vogliamo dimenticare che in questo paese i ribelli contro la democrazia non sono mai stati puniti, che le vittime sono ancora considerate legalmente dei delinquenti, altre non sono mai state seppellite con dignità e sono sotto terra dove furono fucilate. Lo stato non ha ancora restituito la dignità morale a queste persone, spesso dei cittadini (o dei contadini) il cui unico delitto era quello di credere nella democrazia, o di essere nel posto sbagliato...Durante la guerra civile spagnola, dei volontari italiani che credevano nella democrazia sono venuti qui per aiutarci e non vogliamo neanche dimenticarcene. Nella fotografia possiamo vedere un monumento ai volontari italiani che c'è a Gandesa, nelle terre dell'Ebro, dove dice:
1938. Qui nell'Ebro, volontari antifascisti italiani e di tutto il mondo lottarono insieme al popolo spagnolo per la giustizia, la libertà e la democrazia nell'ultima grande battaglia dell'esercito repubblicano.
Grazie.

3 novembre 2006

XIIIª Mostra Internazionale di pagliacci ( Xirivella, València)

Dal 6 al 26 novembre, a Xirivella, si riuniscono molti pagliacci e pagliacce di tutto il mondo che chiedono all'Unesco che la risata (che rischia di sparire in molti luoghi del mondo) sia considerata Patrimonio dell'umanità. Se vuoi contribuire a questa iniziativa internazionale, clicca qui per inviare la tua risata. Per altre informazioni sulla Mostra, potete rivolgervi a: Casa de Cultura de Xirivella. Pl.L'Església,1. tel.963830906

La Bohème di Giacomo Puccini nel Palau de les Arts de València


I giorni 21, 23 e 28 novembre, nel Palau de les Arts di València terranno luogo le rappresentazioni dell'Opera La Bohème di Giacomo Puccini. Informazione a www.lesarts.com. Su questo sito potete anche ascoltare la voce di Puccini.

2 novembre 2006

Marcello Nizzoli: La lettera 22 per Olivetti (1949)




(foto da Internet)
La macchina da scrivere Olivetti lettera 22 è esposta nella collezione permanente di design al MOMA di New York. Nel 1938 Marcello Nizzoli (Boretto, Reggio Emilia, 1887 - Camogli, Genova, 1969), architetto con una forte propensione alla comunicazione, capace di disegnare con la stessa facilità creativa prodotti, edifici o manifesti, inizia una collaborazione molto stretta con la progettazione Olivetti. Nel 1959 l'Istituto Tecnologico dell'Illinois (con una giuria di 100 designers) sceglie la Lettera 22 disegnata da Nizzoli come primo dei 100 migliori prodotti di design realizzati negli ultimi 100 anni. Ottiene inoltre il prestigioso premio del Compasso d'Oro, giacché, secondo gli esperti, questa macchina è il primo esempio di macchina per scrivere portatile, leggera e compatta, facile da trasportare e maneggevole. Si può vedere questa macchina insieme ad altri oggetti di design italiano in una mostra itinerante, Design e avanguardia in Italia nel XX secolo: Fino al 25 agosto al Montreal Museum of Fine Arts (Montreal), e poi, sarà ospitata presso il Royal Ontario Museum di Toronto dal 21 ottobre 2006 al 7 gennaio 2007 e successivamente al Mart di Rovereto (Trento).

Il suolo europeo è in pericolo

(foto da www.greenpeace.org)
L'erosione, l'impoverimento della terra, l'inquinamento, la speculazione edilizia... La Commissione europea, dicono, ha un programma per salvare il nostro territorio. Potete guardare il video di questa notizia a www.euronews.net, a Europeans (Se volete sapere di più sull'inquinamento, cliccate qui). Una relazione dell'Agenzia Europea dell'Ambiente afferma che la temperatura media dell'Europa è aumentata di 0,95 °C durante il XX secolo, aumento superiore del 35 % a quello medio globale di 0,7 gradi, e le temperature continueranno ad aumentare. L'Unione europea lo ha riconosciuto e si è prefissata l'obiettivo di limitare l'aumento globale della temperatura a 2 gradi oltre i livelli preindustriali. Secondo un'altra relazione della stessa agenzia, i litorali europei si avvicinano a un punto di non ritorno ambientale. Lo sviluppo più rapido è stato registrato in Portogallo (aumento del 34 % in dieci anni), Irlanda (27 %), Spagna (18 %), seguiti da Francia, Italia e Grecia. La linea costiera maggiormente colpita è quella del Mediterraneo occidentale. La ristrutturazione economica, derivante in gran parte dagli aiuti comunitari, è stata un volano per l'ampliamento delle infrastrutture, che a loro volta hanno aperto la strada allo sviluppo edilizio. Nella relazione si sostiene inoltre che i mutamenti climatici, una popolazione che invecchia ed è più benestante, uniti ad un aumento delle offerte di pacchetti per il tempo libero e viaggi a buon mercato, causano nell'insieme una pressione che sta portando i litorali europei al collasso.

1 novembre 2006

Ognissanti

(foto da Internet)
L'usanza di ricordare persone defunte è comune a tutte le culture del mondo ed è molto antica. L'uno novembre è Ognissanti in quasi tutta Europa: in Spagna, la fiesta de Todos los Santos, in Francia, la Toussainte, e nei paessi anglossassoni Halloween. La Chiesa Cattolica, invece di fare abolire l'antica festa celtica dell'uno novembre che commemorava l'anno nuovo, il Samhain, se ne appropriò e la fece coincidere con la festa liturgica di Ognissanti. Il 2 novembre è invece la Commemorazione dei Defunti e in questa giornata si portano dei fiori sulle tombe dei propri cari. E' anche consuetudine preparare dei dolci, i cosiddetti dolci dei morti, che hanno la forma di piccole ossa. Questi dolci sono fatti da farina, uova, zucchero e mandorle fra altri ingredienti. Secondo Wikipedia, le tipologie di questi dolci in Italia sono:
- Biscotti:
  • "Fave da morto" o "fave dolci": pasticcini alla mandorla, di forma ovoidale e schiacciata, cosparsi di zucchero a velo; hanno l'aspetto di un amaretto, ma presentano una consistenza maggiore (Emilia-Romagna, lazio, Lombardia).
  • "Ossa da mordere": biscotti di consistenza dura, con mandorle ed albume d'uovo (Piemonte).
  • "Ossa di morto": biscotti dalla forma oblunga (Veneto), talvolta ricoperti da cioccolato (Sicilia).
- Derivati del pane:

  • "I cavalli": pane di grandi dimensioni, a forma di cavallo (Trentino Alto Adige).
  • "Le mani": pane a forma circolare con due mani che si uniscono (Sicilia)
  • "Pane dei morti": piccoli panini dolci, a base di biscotti sbriciolati, ripieni di frutta candita e confezionati su ostie (Lombardia).
- Derivati del marzapane

  • "Dita di apostolo": dolce a forma di mano, a base di pasta di mandorle e riempito di marmellata al cedro (Calabria).